Silvija Mitevska
Responsabile di progetto
Sara Glogovac
Tecnhician
Comitato Olimpico della Macedonia del Nord (OKSM) - Partner
Il Comitato Olimpico della Macedonia del Nord è stato fondato il 29 aprile 1992 a Skopje, come Comitato Olimpico e Comitato Sportivo. Il suo obiettivo principale è comunicare gli ideali olimpici e attuare i programmi del CIO. Il 21 settembre 1993, il CNO è diventato il 195° membro del CIO. Il Comitato Olimpico Macedone è composto da federazioni sportive olimpiche e non olimpiche, nonché da atleti di spicco e da enti di amministrazione sportiva. Diverse commissioni lavorano su vari programmi nazionali e internazionali. Il Comitato Olimpico Macedone è la più alta associazione sportiva non governativa in cui i membri costituenti sono le federazioni sportive nazionali di sport olimpici. Il Comitato Olimpico Macedone è membro e rappresenta le federazioni sportive nazionali nel Comitato Olimpico Internazionale. È organizzato in conformità con gli interessi delle federazioni sportive nazionali, con i principi del movimento olimpico, con la Carta olimpica del Comitato olimpico internazionale I principali obiettivi e compiti del Comitato olimpico macedone sono: la preparazione e la partecipazione degli atleti della Repubblica di Macedonia del Nord ai Giochi Olimpici estivi e invernali, lo sviluppo e la diffusione del movimento olimpico nella Repubblica di Macedonia del Nord, l'osservanza della Carta Olimpica, la diffusione dei principi fondamentali dell'olimpismo attraverso attività e programmi realizzati nell'ambito della vita educativa e culturale, lo sviluppo dello sport di alto livello, lo sviluppo della cooperazione internazionale nel campo dello sport, la cura della salute degli atleti, in particolare rispettando il codice medico del Comitato Olimpico Internazionale e il Codice Mondiale Antidoping dell'Agenzia Mondiale Antidoping.
L'uguaglianza di genere è una delle priorità dell'Agenda olimpica per il 2020 e, di conseguenza, lo è anche per il Comitato olimpico della Macedonia settentrionale. Nonostante il nostro Paese abbia assunto impegni significativi per far progredire l'uguaglianza di genere, la rappresentanza e la partecipazione delle donne ai processi decisionali rimane limitata. Ogni progresso, come l'aumento della rappresentanza femminile nel Parlamento nazionale e nei consigli comunali, è dovuto alle quote elettorali. Permangono ostacoli fondamentali alla pari rappresentanza e partecipazione delle donne al processo decisionale. Negli organi esecutivi, dove non esistono quote, la rappresentanza femminile è bassa. Nello sport la situazione non è diversa, ma in quanto leader del movimento olimpico nel Paese, spetta a noi cambiare questa realtà.